Quando si decide di produrre un podcast ad argomento musicale, diventa fondamentale curare l’aspetto della qualità del suono. Oltre alle abilità dello speaker e alla scelta della programmazione musicale, entrano in gioco aspetti più tecnici che non bisogna sottovalutare. Uno di essi è, ad esempio, il missaggio delle diverse tracce.
I software
Per missare un podcast che contiene la voce dello speaker e vari brani, bisognerà lavorare con un editor multitraccia. In rete ne esistono alcuni che sono completamente gratuiti, come ad esempio Audacity. In alternativa, si può optare per la versione “free” di un software più complesso, come Studio One Prime della Presonus.
Missaggio e mastering: principali differenze
Il missaggio delle tracce serve a bilanciare volumi, durate e altre caratteristiche dei vari interventi, come ad esempio l’equalizzazione, la compressione o la riduzione del rumore. Una volta effettuate queste operazioni, il file stereo che viene prodotto passa alla fase di mastering, che consiste nell’applicare una leggera compressione, la normalizzazione o aggiustare il volume o l’EQ generale, a seconda dei casi. Un mastering non proprio professionale, ma comunque più che sufficiente per la maggior parte dei podcast, si può anche effettuare direttamente sul canale stereo del mixer virtuale della DAW (il software di produzione).
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